Quando un coach incontra un atleta professionista, due sono le cose che li accomunano. L’atleta desidera un coach che sappia tirare fuori il meglio di sé e portarlo a performance eccellenti, ed il coach vuole un atleta che raggiunga risultati di qualità e che sia disposto al sacrificio e alla disciplina.
Questo è accaduto con l’atleta che ha raggiunto la convocazione per le Olimpiadi di Tokyo 2020, l’olimpo dello sport, quello dove tutti gli atleti vorrebbero competere e partecipare e solo chi ha una solida preparazione fisica, tecnica, tattica e mentale può avere l’onore di vivere.
Limare le paure che lo limitano, far emergere quelle risorse che per un motivo o per un altro sono inespresse e momentaneamente nascoste, ma pronte ad essere riportate in superficie, costruire una mentalità vincente è una piena gestione di se stessi e delle proprie emozione che diventi un fattore di successo per raggiungere la peak performance.